Ancora una delle nuove Storie di chi scopre il Natural Survival
Un giorno, durante il primo lock-down, mentre ero impegnato a girare la serie di puntate “In Compagnia della Natura” per aiutare gli amanti della Natura a mantenere quel contatto con il bellissimo mondo dei boschi, ricevo la telefonata di Tommaso Palo di Nature Experience. La nuova rivista con cui sta collaborando è interessata a conoscere meglio la filosofia Natural Survival.
La bellissima conversazione telefonica, inizialmente nata come intervista, prende subito una direzione cordiale e scherzosa. Mi trovo a parlare con una persona di grande esperienza, un atleta che ha fatto della Natura il suo campo di allenamento. Mano mano, mentre parliamo, scopre sempre di più che il Natural Survival è proprio ciò che cercava.
Terminato il lock-down ha avuto tutto il mio impegno e progressivamente ha trasformato il suo modo di relazionarsi con i meravigliosi luoghi che attraversava. Oggi ha ritrovato quella consapevolezza che nel suo subconscio inseguiva ormai da anni.
Ecco la sua esperienza:
“Sei anni fa mi ritrovai a correre a piedi in un bosco, sulle montagne dietro casa. Come podista ero molto legato al tempo ma lassù, tra gli alberi e su sentieri sterrati, provai qualcosa di diverso. Immerso nella natura e giunto su un belvedere panoramico in pieno bosco, mi fermai, spensi il cronometro e guardai dall’alto il paese, altre montagne, la valle fino al mare. Mi sembrava di volare. Cominciai a provare qualcosa di profondo.
Passarono gli anni, e i boschi dietro casa, diventarono, poco alla volta, la mia casa, una casa con pavimento di terra, pareti di alberi e come soffitto il cielo. Venne fuori la sensazione di vivere in una dimensione senza spazio e senza tempo.
In pieno lock-down 2020, mi soffermavo spesso a guardare le montagne dal mio terrazzo, montagne e luoghi naturali che in quel periodo non potevo raggiungere. Ripensavo a quando ero lassù tutti i giorni. Un po’ per la morte di mio padre e un po’ per le restrizioni dovute al Covid-19, tendevo a stare a casa ma con il cuore e la mente tra i boschi.
In quel periodo conobbi Marco e dopo una lunga chiacchierata al telefono, mi consigliò di guardare sul suo Canale YouTube un suo programma che stava registrando: “In Compagnia della Natura”. Fui completamente rapito dalle sue 40 puntate con argomenti e curiosità che mi stimolarono tantissimo.
Ritornando nei boschi dopo un lungo periodo di assenza, guardai la Natura, le montagne e i sentieri in un altro modo. Fu allora che mi inchinai per meglio osservare ciò che c’era sotto i miei piedi. Così facendo, portando il viso verso la terra, verso l’erba e i sassi, mi si aprì un mondo nuovo. Un micromondo grande quanto l’Universo che mi permise di vedere che in un piccolo spazio c’era tantissima vita.
Penso che l’incontro con Marco Priori e con il Natural Survival non sia arrivato per caso, come nulla avviene per caso nella vita. É tutto frutto di un percorso e il mio percorso mi ha condotto ad iscrivermi al primo Corso di Natural Survival. Dopo essermi iscritto mi catapultai nel mondo della consapevolezza naturale. Nei giorni di full immersion vissuti al Volpe Rossa Camp a Prodo in Umbria, ho compreso un concetto fondamentale: la natura non è ostile e ciò che la potrebbe rendere apparentemente pericolosa é solo la non conoscenza di essa da parte nostra. Su questa base ho cominciato a creare una nuova consapevolezza e a guardare con occhi diversi il contesto naturale.
I principi sui quali si basa il percorso del Natural Survival, sono entrati nella mia vita quotidiana modificandola in molti aspetti. Il riparo, il fuoco, l’acqua, il cibo e la Legge di Conservazione dell’Energia, elementi cardine sui quali si basa l’approccio Natural Survival sono entrati in modo dirompente nella mia esperienza di vita.
Dalle corse agonistiche a fil di cielo, all’unione profonda e alla connessione con la Natura, un percorso che mi ha consentito di guardare con gli occhi dell’anima e di riscoprirmi Natura nella Natura.
Il mio percorso con il Natural Survival continua oggi seguendo i Corsi di Natural Tracking, per leggere sempre meglio il libro della Natura, e tutti i successivi, per aumentare il bagaglio di conoscenze e competenze e per vivere in modo più consapevole le attività che svolgo in Natura e in montagna, accompagnando spesso altre persone a vivere un po’ ciò che ho vissuto io.”
Grazie mille, Tommaso! La tua passione sarà di ispirazione per tutte le persone che ti seguiranno! Ci rivedremo al Corso Natural Survival #2.
PS: Tommaso è stato uno dei primi allievi a raggiungere la Certificazione Natural Tracking (“Tracciatore Naturalistico”) dimostrando grande impegno e dedizione
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